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Il periodo che va dal Seicento e la prima metà del Settecento è un'epoca difficile e tormentata, soprattutto perché percorsa a più riprese da grandi conflitti. È anche un periodo di grandi contraddizioni: accanto al lusso delle corti, carestie e ricorrenti pestilenze devastavano l'Europa, seminando miseria e morte. Il Seicento è considerato da molti storici un'epoca di crisi politica, economica, sociale e demografica. Ciò vale a maggior ragione per l'Italia, che per secoli era stata all'avanguardia in Europa sia in campo economico sia in campo culturale. In questo periodo si afferma nelle arti uno stile che viene definito Barocco. Il termine di origine spagnola significa "strano" nel senso "bizzarro" e indica anche lo stile artistico che si diffonde in Europa in questo arco di tempo. Dal punto di vista culturale quest'epoca si caratterizza per il cambiamento radicale dello spunto creativo nella letteratura, nell'arte, nella musica: il desiderio è di stupire con tutto ciò che è grandioso, fastoso, spettacolare e stupefacente. Nascono inoltre il pensiero scientifico e il metodo sperimentale (con Galileo Galilei) e l'interesse per la natura diviene fonte di osservazione e di studio non soltanto per gli scienziati, ma anche per gli artisti.
Si sviluppa in quest'Epoca il Melodramma e ha una notevole evoluzione la musica strumentale, con la nascita e lo sviluppo di nuove forme musicali e la composizione di brani pensati per strumenti specifici, mentre nel Rinascimento i brani venivano scritti solitamente senza essere destinati ad uno strumento particolare. Ha un grande sviluppo la musica per gli strumenti ad arco, si perfezionano gli strumenti a fiato e nascono le prime orchestre. Si afferma e vive il suo periodo di maggior splendore il clavicembalo